Social Media Promotion vs SEO
Che differenze esistono tra le 2 attività online? Qual’è è meglio? Soprattutto quando…
Iniziamo dalla base: Cos’è il SEO e perché è importante
Per SEO (acronimo di Search Engine Optimization, cioè Ottimizzazione per i Motori di Ricerca) si intendono quelle strategie atte ad aumentare la visibilità di un sito internet, migliorando la posizione nei motori di ricerca tra i risultati non a pagamento.
Quando cerchiamo qualcosa su Google (il motore di ricerca più diffuso al mondo) vogliamo trovare tra le prime posizioni i migliori risultati, quelli più attinenti alle nostre necessità.
Se cerco un negozio di abbigliamento, ha senso trovare una sartoria? Se voglio alloggiare in un bed and breakfast, per quale motivo dovrei trovare gli alberghi a 5 stelle?
E non solo… dalla mia ricerca voglio ricavare anche informazioni più dettagliate, mi soffermerò sulle recensioni, valuterò la loro attività attraverso il sito internet.
Fare SEO significa scrivere contenuti innovativi, interessanti e pertinenti attraverso le key (parole chiave) con cui voglio essere trovata.
Fare un sito graficamente elegante e scriverci dei contenuti interessanti non è sufficiente. Il sito deve essere “elegantemente caotico” e per trafficarlo è fondamentale che sia linkato da siti pertinenti ma autorevoli.
Tante serrature, ma la chiave giusta è solo una
La scelta delle keyword è fondamentale; non si può iniziare un’attività SEO senza una preventiva analisi accurata delle parole chiave da scegliere per la campagna pubblicitaria. Per ottimizzare il tempo e realizzare una campagna di successo non utilizzare chiavi generiche (è difficile e talvolta impossibile ottenere risultati utili), ma neanche troppo specifiche perché, se sono poco cercate, non genereranno traffico verso il tuo sito.
I contenuti devono intercettare un “bisogno” dell’utente, rispondere ad una domanda, soddisfare una ricerca sulla rete. Lo scopo dei contenuti è quello di intercettare traffico sul sito che aumenti il numero dei potenziali clienti e incentivi la vendita.
I contenuti migliori RISPONDONO ad una precisa richiesta dei clienti la gestione di un blog permette di intercettare le principali richieste degli utenti sui motori di ricerca e propone risposte, soluzioni, informazioni, nonché contenuti validi per realizzare campagne di social marketing che trascinano gli utenti interessati ai prodotti o servizi dell’azienda sul sito web, dando autorevolezza all’intero brand.
Il Social Media Promotion (SMM) è uno strumento che, se saputo usare, ha un forte riscontro anche in termini economici e consente di raggiungere clienti o utenti abituali o potenziali.
Tutti usiamo i social (molto spesso in maniera compulsiva), ma i social media marketer ne conoscono tutte le potenzialità e le opportunità che possono scaturire.
Che cos’è il Social Media Promotion e quali opportunità di crescita offre alle aziende?
L’obiettivo principale è accrescere la visibilità attraverso la creazione e distribuzione sui social, di contenuti interessanti e capaci di generare engagement e condivisione. Ed è da queste due parole basilari – engagement e condivisione – che si capisce cos’è realmente il Social Media Promotion.
L’engagement indica una relazione tra un’azienda presente sui social e il cliente. Questa interazione, bidirezionale, permette da un lato all’azienda di acquisire visibilità e dall’altro offre all’utente la possibilità di interagire con il brand, chiedere consigli, esprimere pareri e lamentele.
Il SMM non è solo pubblicità, ma una vera e propria integrazione all’interno di una strategia comunicativa di marketing che, se ben pianificata, permette alle imprese di ottenere tutti i vantaggi offerti dai social, non solo in termini di visibilità, ma anche di brand reputation (reputazione online del prodotto o dell’azienda), fidelizzazione del cliente, lead generation (lista di possibili clienti interessati ai tuoi prodotti), per concludere con la vendita.
Posizionamento nei Motori di Ricerca o Campagne Social?
• Facebook (e tutti i social in genere) è uno dei tanti strumenti Marketing e, se usato da solo, potrebbe non produrre i risultati sperati;
• In alcuni casi le Campagne Social possono essere usate parallelamente ad altri strumenti come Google ADS.
In sostanza, per capire in quale settore è conveniente investire è necessario effettuare un’analisi della domanda del mercato al quale ci vogliamo riferire.
Ciò significa:
• Scoprire se ci cono utenti che cercano su Google i tuoi prodotti, servizi o argomenti correlati;
• Scoprire come gli utenti effettuano le ricerche. Trova le parole che identificano il tuo lavoro e ciò che proponi utilizzando strumenti di panificazione delle parole chiave. In questo modo puoi capire se qualcuno è interessato ai tuoi prodotti, perché li ha cercati su Google; in sostanza scopri se esiste la cosiddetta domanda consapevole, cioè capire se esistono persone che non cercano su Google i tuoi prodotti ma potrebbero esserne interessati.
Se c’è una domanda consapevole su Google, ma su Facebook non esiste un bacino di utenza simile, è inutile spendere tempo, energie e denaro sui social ma è meglio concentrarsi sul SEO. Se la domanda è consapevole esprime un’intenzione, un desiderio o un’intenzione è molto probabile che la persona che fa le ricerche su Google si trova più vicina alla conversione rispetto a chi non cerca. Ciò significa che potremmo aspettarci un ritorno più diretto dal SEO.
Cos’è la domanda latente?
Esistono situazioni in cui un utente non fa una ricerca su Google di ciò che offri oppure sono irrisorie le ricerche di argomenti correlati, ma nello stesso tempo scopri che su Facebook esiste un interessante numero di utenti che, per caratteristiche, interessi, azioni, amicizie in comune potrebbe essere molto interessato a ciò che fai o proponi: potresti essere il primo ad offrire un prodotto o servizio che le persone ancora non cercano (vedi le scarse ricerche su Google) ma che, con le opportune proposte, potrebbe essere interessato…. Molto interessato
In questo caso che fai? Ti sei accertato che la domanda consapevole è scarsa, perché insisti a voler posizionare il tuo sito su Google, cercando altre key attinenti che nessuno cerca?
La soluzione migliore è intercettare la domanda latente tramite le campagne su Facebook profilata per interessi. La domanda latente non ti sta cercando, ma potrebbe essere interessata a ciò che proponi. Di conseguenza, il ritorno economico sarà più lento.
Che differenza c’è tra domanda consapevole e domanda latente?
La differenza principale riguarda la posizione occupata dalla domanda nel processo di decisione del cliente. La prima può trasformarsi nella seconda, ma non il contrario. Chi cerca sul motore di ricerca ha un’esigenza specifica, un problema a cui trovare una soluzione.
Chi cerca su Google esprime un’intenzione consapevole: è cosciente di dover trovare una soluzione e in alcuni casi, equivale all’acquisto di un prodotto o servizio.
Su Facebook la gente non cerca. L’intercettazione della domanda latente potrebbe avere un più lento tasso di conversione rispetto all’intercettazione della domanda consapevole. Ecco perché le campagne social finalizzate a promuovere la vendita o la conoscenza di un nuovo prodotto non portano risultati. Prima di chiedere a qualcuno di compre il tuo prodotto, non pensi che sia giusta la convinzione (consapevolezza) che quel prodotto gli occorra sul serio (e così scopre di avere un problema o una necessità) e che solo quel prodotto sarà la giusta risoluzione?
E tu, come proponi la tua azienda?
Sai chi è l’utente tipo, chi è interessato al tuo prodotto o potrebbe diventarlo in futuro?
Sai riconoscere la domanda consapevole e quella latente dei tuoi potenziali clienti?Sai che programmare una campagna sui social richiede costanza ed investimento economico?
Sai che è inutile posizionare il sito con un’infinità di key quando sono sufficienti 10 per rispondere ad un’infinità di domande consapevoli?A tutte queste domande c’è una risposta e la giusta soluzione. Chiedici come prenota una consulenza